curiosità stroriche padovane  1°

IL BO – ALA  NUOVA  DI GIO PONTI
(parte prima)

Era il 1934, l’anno decisivo per il Bo: in giuria c’era Gio Ponti, che concorreva in un’altra competizione, quella per la costruzione del Liviano, la nuova facoltà di Lettere. Tra il rettore e il progettista milanese nacque uno straordinario sodalizio, documentato da un intenso carteggio, che vide Ponti incaricato anche dell’interior design della nascente area novecentesca del Bo. Grazie alla neonata “Legge del 2%” (poi rinominata n. 717 del 1949) – che prevedeva che il due per cento delle somme destinate alla costruzione di edifici pubblici venisse investito per “l’abbellimento di essi mediante opere d’arte” – il rettore Anti nel 1942 chiamò anche Funi, Fornasetti, Severini, Scarpa, Martini, Campigli a lavorare all’opera. L’esito di questa mobilitazione di artisti fu una successione di spazi destinati soprattutto alla rappresentanza politico-istituzionale, che contribuì a definire l’ala novecentesca come il grande Bo

 

https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-0/s526x395/13221471_1280686358625656_5789438960813331172_n.jpg?oh=5a9a1c38461623ce3cd981ec6ce1598b&oe=57E4568B

 

PDF
 
TORNA TORNA